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collezione wax
Il tessuto wax-print, comunemente inteso come il tipico ‘tessuto africano’, prende il nome dalla tecnica con cui è realizzato, la tintura a cera con riserve: proteggendo alcune parti di tessuto con la cera e impregnandolo di tintura si ottengono una serie di motivi grafici e di forme geometriche.
L’operazione, ripetuta più volte, consente di imprimere una specifica fantasia sull’intera superficie del tessuto, anche con l’ulteriore utilizzo di tamponi di legno appositamente sagomati per l’applicazione del colore.
Creato da imprenditori britannici e olandesi a fine 1800, questa tipologia di tessuto è stato destinato in prevalenza al mercato dell’Africa occidentale e centrale dove, attualmente, è diffuso nell’abbigliamento di tutti gli strati sociali (qui una breve storia di questo tipo di tessuto.
A me il tessuto wax piace un sacco per varie ragioni: è resistente e ‘corposo’, in cotone 100% e soprattutto coloratissimo (…ed è subito ESTATE!) Lo utilizzo per creare fasce-turbanti, maxibags utili sia in città che in spiaggia e per caratterizzare i dettagli di gonne e t-shirts.
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mario pugliese
Stampare appositamente dei tessuti per realizzare abiti e accessori, progettarne la grafica e gli abbinamenti di colore è un entusiasmante stimolo per la creatività e rende il pezzo finale davvero irripetibile : meglio ancora se le fantasie sono in realtà opere d’arte, come quelle di Mario Pugliese.
L’idea è stata subito vincente: già dal primo assortimento ha incontrato il consenso di coloro che apprezzano la sua arte e sono divertiti dall’idea di poterla anche ‘indossare’.
D’altra parte Mario Pugliese è un artista poliedrico ed estremamente versatile: le sue opere piene di colore hanno infatti i supporti più diversi, dal legno di recupero agli oggetti di arredo, dalle carte da gioco alle porte delle abitazioni…mancava insomma soltanto il tessuto!
La collezione estiva prevede maxibags, gonne arricciate a vita alta, turbanti e bluse con balze, come vuole la moda più attuale;
la collezione invernale, invece, punta prevalentemente sulle felpe, non solo per donna ma anche per uomo.
Le grafiche scelte per i tessuti, declinate in varie dimensioni e diverse varianti di colore, si prestano ad essere utilizzate sia come motivo ripetuto su tutta la lunghezza dell’abito sia ritagliate in piccoli dettagli, applicati poi su tessuti a tinta unita come fossero piccoli ‘quadri’.
In quest’ultimo caso, ci piace l’idea che le pennellate di colore, così come sulla tela originaria, si facciano notare anche sul tessuto in tutte le loro sfumature.
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FRANCESCA qUATRARO
Le poesie visive di Francesca Quatraro si traferiscono per l’occasione dalla carta al tessuto: l’idea originaria è stata quella di progettare una piccola linea di abbigliamento per bimbi, ai quali si addice immediatamente il messaggio di incanto e di gentilezza delle sue illustrazioni.
Il suo tratto, a ben vedere, è apprezzatissimo soprattutto da chi bimbo non lo è più : sa comunicare leggerezza e ironia anche quando il messaggio non è dei più positivi!
Così, partendo dall’illustrazione giorni pungiosi abbiamo pensato anche ad una piccola collezione per gli ‘adulti’ che magari si possa indossare in una giornata storta per creare scompiglio e diffondere colore…
Abbiamo dimenticato qualcuno ?
Ah, si: gli illustratori e gli aspiranti tali, gli amanti della lettura e dei libri illustrati,
i sognatori di ogni età: a loro è dedicata una piccola linea di astucci e shoppers per riporre e trasportare libri, schizzi, appunti e strumenti del mestiere.